Seconda domenica di Quaresima 2014

Le Domeniche di Quaresima del nostro Rito Ambrosiano ci offrono la straordinaria opportunità di leggere, meditare e riflettere su alcune parabole inserite nel Vangelo di Giovanni.

Oggi la liturgia si sofferma sulla parabola che narra l’ incontro di Gesù con una donna di Samaria. Già solo parlare con  una donna,  all’epoca, era molto sconveniente.

Questa donna per di più é anche una quasi-straniera, vista con disprezzo dagli ebrei.

Ma Gesù non si formalizza di fronte a questo incontro;anzi, é lui, per primo, ad iniziare il dialogo: “Dammi da bere”.

 É interessante osservare la strategia comunicativa di Gesù.

Innanzitutto é lui a chiedere l’acqua per dissetarsi.

Lui, fonte di acqua viva, chiede alla donna acqua da bere.

E qui notiamo subito la caratteristica essenziale di tutti gli incontri di Gesù: é sempre lui che fa la prima mossa nel gioco delle parti.

Non  siamo noi, infatti,  a cercare Gesù, a cercare Dio;  ma é Dio che, sempre per primo, viene a cercare noi.

Nel dialogo incalzante che Gesù instaura con la donna Samaritana vanno evidenziati la delicatezza ed il rispetto che hanno come metodo quello di raggiungere il cuore irrequieto di quella donna per entrare docilmente nella sua intimità più profonda.

Le parole di Gesù, infatti, penetrano nel mistero della donna che riacquista la sua dignità e si fa immediatamente missionaria: corre in città e, piena di gioia,  invita la sua gente ad andare incontro al Cristo.

Dobbiamo Vivere la celebrazione eucaristica; questo significa anche essere disponibili ad accostarci all’altare ( il nostro Pozzo di Giacobbe) per attingere l’acqua viva che Gesù presente ci dona.

Quest’acqua é l’amore che salva, converte, riabilita e che fa tornare a vivere e sperare.

GR. CPP