Il Giardino di Eden

Come si articola il progetto?

Germoglio, semina e raccolto
La proposta dell’orto in oratorio nasce dal desiderio di dare vita ad un progetto inclusivo e significativo per la comunità parrocchiale per fare proprio uno stile di vita che sviluppi un cammino di santità che abita il territorio in cui vive, prestando attenzione agli altri, curando l’ambiente, con attenzione a quanto ci è stato donato dal Signore, nella condivisione delle capacità, competenze e risorse.
Il primo germoglio di questo progetto nasce in occasione di EXPO2015 che si è svolta a Milano e che aveva come titolo NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA.
Nella nostra parrocchia lo spazio recintato incolto inutilizzato tra la chiesa e l’oratorio sembrava prestarsi proprio a questo progetto.
E’ una proposta dalla evidente grande valenza educativa. Seminare ed attendere con pazienza per vedere germogliare sono proprio gli atteggiamenti basilari dell’educatore.
Guidati dalle parole della Parabola del Seminatore possiamo declinare e cogliere tutti i significati che un progetto del genere può racchiudere
Progetto e consumo (a km 0)
La proposta in parrocchia può potenzialmente coinvolgere tanti gruppi e realtà parrocchiali e non solo, con motivazioni e progettualità differenti. Tra le prime idee che sono nate si è pensato di coinvolgere persone del gruppo Terza età, che hanno tempo ed esperienza e offrire loro una proposta di vita che faccia superare la solitudine nella quale potrebbero trovarsi a vivere. I gruppi della catechesi potrebbero coinvolgere bambini e ragazzi in un progetto di cura svolto insieme: il pane e il vino sono Eucaristia e grano e vite si coltivano. Gli adolescenti potrebbero essere coinvolti in progetti di educazione ambientale, di comprensione della fatica e del lavoro e di attenzione al benessere attraverso la cura della alimentazione.
Lo staff cucina e il bar dell’oratorio potrebbero coltivare prodotti sicuri e non trattati a KmO da offrire in occasione di tutte le cene e i pranzi condivisi in comunità.
Gli scout potrebbero essere coinvolti in attività pratiche di allestimento di strutture di sostegno, i gruppi che fanno attività sportiva potrebbero condividere questa attività aerobica, mentre i ragazzi che frequentano la proposta dello studio assistito e che sono di nazionalità differenti potrebbero insegnare ad apprezzare nuovi sapori.
I gruppi di pastorale sociale che assistono e supportano le famiglie in stato di necessità potrebbero trovare a Km0 verdura e frutta fresca per i pacchi che preparano settimanalmente.
Progetti sul territorio
All’interno di una visione inclusiva della proposta “Il Giardino di Eden” sono state coinvolte alcune realtà presenti sul territorio ed altre potranno essere coinvolte.
La RSA Mater Gratiae ha condiviso in alcune mattine la esperienza in orto con alcuni dei loro ospiti, cogliendo l’occasione per effettuare una uscita dalla struttura e per abitare un luogo del territorio come l’oratorio.
La Scuola Primaria di Via Antonini ha “adottato” l’orto dedicandosi una volta a settimana a curarlo: seminando, bagnando, sradicando erbacce, coltivando e prendendosi cura di quanto germogliava.
L’orto è così diventato per questi bambini uno strumento didattico di educazione alimentare e ambientale che ha permesso di conoscere i cambiamenti stagionali, i prodotti della terra e come si coltivano, ma anche  di sviluppare la propria manualità e coordinazione motoria  sporcandosi le mani a contatto con terra e acqua lavorando insieme in un progetto condiviso.

Quattro anni fa era nato l’orto della Parrocchia Santa Maria Liberatrice, chiamato IL GIARDINO DI EDEN.

Il primo anno avevamo avuto alcune volte la presenza di persone ospiti della RSA/RSD Mater Gratiae di via Rutila, le quali – assistite dai loro accompagnatori – trascorrevano qualche ora di svago facendo piccoli lavori di invaso e semina di piantine da orto.

Nel 2019 invece erano ospiti fissi, al martedì mattina, gli alunni della seconda elementare di via Antonini, accompagnati dalla maestra Michela e da alcune mamme degli alunni, in particolare dalla signora Maddalena.

All’inizio, confesso, ero un poco perplesso, ma in seguito mi sono stupito e commosso nel vederli così disciplinati e appassionati nei lavori loro assegnati, sotto la guida delle loro accompagnatrici.  Ragazzi e ragazze facevano a gara a chi lavorava meglio: strappavano le erbacce con le loro radici perché non ricrescessero, mettevano a dimora nel terreno già vangato le piantine (fragole, fagiolini, pomodori, peperoni, zucchine, verze, sedano, basilico, ecc.), seminavano insalata, prezzemolo, basilico, piante aromatiche, ecc. e innaffiavano il terreno.

E’ stata, credo, un’esperienza utile per loro e una gioia per noi adulti nel vedere il loro entusiasmo quando poi raccoglievano i prodotti.

Quest’anno purtroppo per le cause ben note legate alla emergenza sanitaria, non è stato possibile continuare questa bella collaborazione.

Speriamo che la Provvidenza ci aiuti a superare questi imprevisti, augurandoci di riprendere a far funzionare il nostro Giardino dell’Eden.

Ernesto  –  Progetto Orto in Oratorio

Inaugurazione orto 2018