Gli aspetti Significativi

La Chiesa di S. Maria Liberatrice si presenta come un edificio a pianta centrale, slanciato verso l'alto con una cuspide-lanterna che si appoggia ai contrafforti esterni, sostegno dell'unità della costruzione e base per la spinta verso il cielo.

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L’ingresso e costituito da un alto porticato.
Il mosaico della facciata, opera del pittore Carlo Varese, raffigura i motivi della dedicazione a S. Maria Liberatrice:

 

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la Madonna in trono ci presenta Gesù, via di salvezza per gli uomini, e ci libera dai mali che ci colpiscono, rappresentati nelle tigure di dolore, di lutto, di devastazione
della guerra; la Madonna ci offre la speranza della pace e della rinascita, invocata dalla figura orante del Card. Schuster davanti al Duomo di Milano e da tutti i fedeli -uomini, donne, bambini- che pregano uniti con lui.

All’interno della chiesa, a pianta esagonale non regolare, le sei pareti e l’intera volta con le ampie vele si innalzano verso la lanterna centrale.  Due porticati laterali accolgono i confessionali e quadri con immagini sacre.

 

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ll presbiterio, verso il quale converge tutto l'interno del tempio, occupa l'intera zona in fondo alla chiesa; qui è collocato l’altare di marmo bianco; una parte è sopraelevata e utilizzata dai celebranti; il tabernacolo è posto in alto, al centro; ai lati del presbiterio sono posti due amboni per la proclamazione delle letture, attualmente non più utilizzati.

La parte alta dell'intera parete absidale è occupata dall’affresco del pittore Ferdinando Monzio Compagnoni che ripresenta i motivi del mosaico della facciata:

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Maria, Liberatrice dal male e dalla guerra. La Madonna stende la sua protezione sul popolo che prega, invocata da Papa Pio Xll e dall'Arcivescovo Giovan Battista Montini; sulla sinistra compaiono immagini di guerra, morte, dolore, al di sopra delle quali è collocata la figura di Cristo Signore dell'universo; sulla destra in alto una schiera di angeli va verso Maria, in basso sono presenti diverse figure di Santi: S. Ambrogio e S. Carlo, patroni della Chiesa milanese, S. Francesco e S. Caterina da Siena patroni d'ltalia, nonché S. Ferdinando con autoritratto dello stesso pittore.

Compaiono inoltre i profili delle Chiese milanesi più significative: le chiese “madri” quali il Duomo e S. Ambrogio, e inoltre S. Maria Assunta in Vigentino e la stessa S. Maria Liberatrice.

L”altare laterale di destra è dedicato al Sacro Cuore, raffigurato in stile moderno e sobrio dal pittore Carlo Varese, autore del mosaico della facciata. Nello sfondo è disegnato un paesaggio di periferia industriale, simbolo di lavoro e di produttività degli abitanti.

ll tabernacolo metallico apparteneva inizialmente all'altare maggiore.

L'altare di sinistra è dedicato alla Madre di Dio, rappresentata dal pittore Varese con una bellezza raccolta e con profondo senso di raccoglimento e di spiritualità. I due giovani in preghiera accanto a Maria sono prematuramente scomparsi e appartengono alla famiglia Visconti, che ne ha voluto perpetuare la memoria con la propria donazione.

L'AMBIENTE DELLA CHIESA

L'architetto Cerutti aveva inteso realizzare la chiesa come “casa della comunità”, aula ampia e unica per accogliere il popolo di Dio e per consentire a tutti i fedeli di seguire le celebrazioni sul presbiterio; l'aveva voluta sobria, “francescana", senza impiego di materiali costosi né decorazioni.
Non compaiono infatti colonne interne che potrebbero ostacolare la visuale, i pilastri sono inseriti nei muri perimetrali, il materiale edilizio e calcestruzzo e mattone, l'aspetto estetico è “povero” con cemento e mattoni a vista.
Come le antiche basiliche, questo tempio crea un clima di accoglienza e di raccoglimento e risponde al fine per cui è stato progettato e realizzato: “la mia casa sarà casa di preghiera" (Luca 19, 46)